sabato 16 febbraio 2008

Jan Vermeer


Jan Vermeer (1632-1675), pittore olandese; a lungo poco conosciuto, fu riscoperto e rivalutato a partire dalla fine dell’Ottocento.

Dopo sei anni di apprendistato, condotti forse anche presso Carel Fabritius, nel 1653 entrò nella corporazione dei pittori di San Luca di Delft, divenendo presto importante e stimato membro del Consiglio. Visse modestamente esercitando più il commercio di opere d’arte che la pittura. Solo 35 sono infatti le tele a lui attribuite con certezza; tale numero limitato trova spiegazione sia nelle sue abitudini di lavoro (metodico e meticoloso), sia nella scomparsa di numerose opere durante il periodo di oblio che seguì la sua morte relativamente precoce.

La produzione di Vermeer – caratterizzata da precisione di esecuzione, perfetta resa luministica, forte senso della composizione – consiste, con poche eccezioni (fra cui alcuni paesaggi, strade o ritratti), in dipinti di genere, ispirati alla vita quotidiana: frequenti sono gli interni domestici illuminati dal sole, in cui una o due figure appaiono impegnate a leggere, a scrivere, a suonare uno strumento o a sbrigare le faccende domestiche. Una personale interpretazione della prospettiva, basata sull’attenta distribuzione dei valori tonali dal primo piano allo sfondo

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