sabato 27 dicembre 2008

Fedra di A.Cabanel

Alexandre Cabanel


Questa tragica scena si inspira ad un fatto di cronaca avvenuto a Rimini alla metà del XIII secolo e messo in versi da Dante nella quinta cantica dell'Inferno. Francesca da Rimini costretta dal padre a sposare Lanciotto Malatesta, si innamora del cognato, il bel Paolo. Mentre i due giovani si stanno scambiando il loro primo bacio, vengono sorpresi dal marito di Francesca che, con un solo colpo di spada, li uccide.
In questo quadro ritroviamo gli elementi caratteristici della tradizione classica alla quale Alexandre Cabanel fu sempre fedele. La composizione è sapiente, la fattura liscia e i tratti precisi, i dettagli iconografici sono curati. Il libro caduto dalle mani di Francesca ricorda che i due amanti, nel momento in cui furono uccisi, leggevano Lancillotto, un romanzo d'amore cortese mentre l'assassino, nascosto dietro una tenda spessa, tiene ancora in mano la spada insanguinata.

Cabanel è uno dei principali rappresentanti di un accademismo molto in voga durante il Secondo impero. La sua brillante carriera ufficiale ne è una chiara testimonianza. Studente a Villa Medici, sede romana dell'Accademia di Francia, successivamente l'artista partecipa a varie edizioni dei Salon ottenendo diverse medaglie. In seguito diventa professore alla Scuola di Belle-Arti e infine membro dell'Istituto. Il quadro, tuttavia, quando viene presentato al Salon del 1870, non ottiene il consenso generale. Oggetto di commenti e di caricature, l'opera viene criticata soprattutto per il suo carattere teatrale e per l'atteggiamento "disdicevole" di Paolo.