mercoledì 25 luglio 2007

REGIONE LAZIO/ INSEDIATO COMITATO GIOVANI CONTRO LA VIOLENZA POLITICA.-Marrazzo: No perentorio e senza appelli violenza politica.

Roma, 24 lug. - Si è riunito oggi per la prima volta nel Lazio il Comitato unitario permanente contro la violenza politica, nato dall'iniziativa del tavolo dei giovani del Lazio per raccogliere e amplificare il no all'ideologia della violenza e della contrapposizione a tutti i costi. Il comitato, che conta già sull'adesione di più di 50 tra associazioni, comunità giovanili e organizzazioni giovanili di partito, nasce come risposta agli ultimi fatti di intolleranza che si sono verificati nel Lazio, dall'aggressione di villa Ada ai fatti di Valmontone alle scritte inneggianti a Priebke comparse oggi in piazza Irnerio. L'assemblea ha eletto come portavoce Valentina Petrucci, 25 anni, presidente della comunità giovanile Agorà di Valmontone.

"I giovani del Lazio - ha spiegato Piero Marrazzo, presidente della Regione Lazio, in un messaggio indirizzato al comitato - prendono la parola per ribadire il loro no perentorio e senza appelli a ogni forma di violenza politica. Allo sparuto gruppo di protagonisti dell'escalation di aggressività che ha investito Roma e il Lazio negli ultimi tempi, la parte più vitale della nostra cittadinanza lancia un messaggio di pace e libertà su cui riflettere profondamente".

Il comitato unitario permanente contro la violenza politica nasce per iniziativa del Tavolo dei giovani del Lazio con l'intenzione di "sviluppare iniziative nei luoghi di incontro e presenza giovanile, a partire dalle scuole e dagli atenei, in concomitanza con l'inizio del prossimo anno scolastico e accademico, e contrastare i tentativi di chi, facendo leva su 'valori' palesemente anticostituzionali, punta ad aggregare strati del mondo giovanile".

Il Tavolo dei giovani del Lazio dal 2006 è impegnato nella costruzione partecipata e diffusa di un 'patto generazionale' che unisca, a prescindere dalle diverse collocazioni politiche, giovani amministratori locali, movimenti giovanili dei partiti, consulte provinciali studentesche, eletti negli organi collegiali delle università, associazioni e comunità giovanili, forze sociali e del no-profit: "alle Istituzioni - affermano dal Tavolo - chiediamo che, al di là dell'emergenza dei singoli episodi, venga definito un programma strutturato che si diffonda nelle scuole e in tutti i luoghi di aggregazione giovanile con iniziative culturali, educative e sociali".

"Il senso di responsabilità con cui avete deciso di prendere posizione - ha proseguito Marrazzo nel messaggio - facendo convergere esperienze politiche e civili diverse in un messaggio unitario di tolleranza, è molto prezioso e, ne sono certo, avrà effetti positivi su tutti i vostri coetanei. Solo con la forza di una voce unica si può portare alla ragione chi oggi ci vorrebbe trasportare in un'assurda lotta per bande completamente fuori dal tempo".

"La speranza è che il vostro messaggio di libertà arrivi alle orecchie di chi oggi prova inutilmente a soffiare sul fuoco dell'odio. Per conto nostro, faremo tutto ciò che è possibile per assicurare ai giovani del Lazio luoghi in cui esprimere le loro opinioni, discutere del futuro e quindi - ha concluso il presidente della Regione - appropriarsi di una cosa nobile e pregiata come la politica".

2 commenti:

Anonimo ha detto...

imparato molto

Anonimo ha detto...

imparato molto